Progetti di sostenibilità. Sardegna. La moltiplicazione dei pani e dei tappeti

Un’eco festa senza produzione di rifiuti, laboratori con le scuole per sviluppare responsabilità ambientale e la produzione di rifiuti a monte, conferenze per i cittadini di educazione al consumo consapevole, linee guida per gli operatori turistici, collaborazione con gli amministratori per coordinare agricoltori e artigiani per un turismo senza traccia….e molto altro ancora.

Raggruppano decine di cooperative e aziende di agricoltura biologica, artigianato, bioedilizia.
La loro Carta dell' autosviluppo ecosolidale è un esempio per tutte le comunità.

CARTA DELL’AUTOSVILUPPO ECO-SOLIDALE
L’AUTOSVILUPPO ECO-SOLIDALE È UN PROCESSO DI:

CONSAPEVOLEZZA E RESPONSABILITÀ
che spinge gli abitanti delle comunità locali a partecipare effettivamente alla definizione del destino del proprio territorio e ad impegnarsi nella gestione del proprio sviluppo (Democrazia Partecipativa)

AUTONOMIA
che spinge ad utilizzare tutte le risorse (umane, materiali, finanziare) per uno sviluppo dall’interno e dal basso senza dipendere da investimenti puramente speculativi, che non abbiano a cuore il destino del territorio nel suo insieme, nelle dimensioni di passato-presente-futuro

SOSTENIBILITÀ
che punta all’uso compatibile delle risorse (chiudere localmente i cicli delle acque, dell’alimentazione, dei rifiuti, collegare i consumi alle produzioni locali, riducendo la mobilità delle merci), alla conservazione del patrimonio ambientale, alla preservazione del valore dei luoghi, come beni culturali e ambientali, evitando il consumo irresponsabile, in modo da assicurare una lunga curva di godimento per noi e le generazioni future

EQUITÀ SOCIALE
che si basa sulla sobrietà e semplicità volontaria e che mira alla condivisione e alla sperimentazione della solidarietà

L’AUTOSVILUPPO ECO-SOLIDALE È UN PROCESSO CHE TENDE A:

INCORAGGIARE la produzione di beni e servizi a livello locale, sostenendo in particolare attori piccoli nel creare filiere produttive appropriate al luogo
ORIENTARE quanto più possibile i consumi verso le produzioni locali, realizzando reti tra la produzione, la trasformazione, la distribuzione di beni rispettosi dell’ambiente
VALORIZZARE, conservare, potenziare professionalità e occupazione locale creando relazioni improntate alla fiducia e allo scambio solidale
RECUPERARE, tramandare, saperi, abilità e tradizioni proteggendo l’identità dei luoghi, le differenze e le specificità locali
DARE CENTRALITÀ al mondo rurale: gli agricoltori biologici non producono solo cibo, ma salute, cura e protezione dell’ambiente, del paesaggio e delle risorse essenziali alla vita, mantenendo il suolo fertile e l’acqua pulita.

Rimani aggiornato

Iscriviti alla Newsletter
La Guida delle Libere viaggiatrici
Partecipa in GRT

Cosa le donne devono sapere per lavorare nei nuovi turismi  
Come il turismo responsabile serve alle donne 
Dove andare per viaggiare con le donne in mente