Fare la Guida Ambientale Escursionista
Un lavoro che conquista, raccontato da una che ci è riuscita.
Barbara Muller vive in una casa tra le colline toscane e accompagna gli amanti del trekking. Se la vostra passione è camminare, guardatevi il suo sito http://www.ilatro.it/ilatroit/.
Oppure diventate guide come lei.
Come ha incominciato?
Sono psicopedagogista e ho lavorato in Germania e in Italia con i portatori di handicap. Poi le difficoltà con le istituzioni mi hanno fatto decidere al grande salto: con i risparmi potevo permettermi di licenziarmi e inventarmi un lavoro secondo le mie passioni. Quindi mi sono guardata dentro e ho deciso che volevo uscire di casa e restare nella natura.
Ho fatto un corso di Guida ambientale escursionista regionale a Firenze, tre volte a settimana per 600 ore ed ho ottenuto il patentino. Per mettermi in proprio ho visto che la cosa migliore era aprire una partita Iva a Regime Minimo. Si può fare se si guadagna sotto i 30.000 euro l’anno. Costa meno della Partita Iva normale, va bene per chi inizia. Mi permette di fare la fattura per i Tour Operator, si paga il 20% di tasse e i costi per i contributi previdenziali sono detraibili.
Come si è organizzata?
Ho fatto il mio sito internet e una brochure, ho contattato agenzie tedesche e italiane specializzate. I target sono italiani e persone di lingua tedesca, per scoprire la nostra zona da un punto di vista diverso.
Ora lavoro circa 10-12 giorni al mese, raccolgo dei gruppi….propongo un’idea, preparo degli itinerari. Oppure studio itinerari con la Cooperativa di Guide Walden viaggi a piedi. Le idee per un nuovo percorso o viaggio nascono talvolta dai luoghi stessi talvolta da letture, storie, incontri. Si inizia a cercare il materiale per conoscere al meglio la zona, si studiano le carte e i possibili percorsi e poi si prova e verifica l’itinerario sul campo, una, due, tre volte finché non è perfetto.
L’offerta di quest’anno, per esempio, è: due giorni a contatto con i produttori della filiera corta, con poca impronta ecologica e a maggiore compatibilità ambientale. In primavera facciamo incontri sulle erbe e percorsi per conoscere il territorio sia in Toscana che in Liguria.
A luglio un viaggio a piedi in Germania nella Valle del Reno, una possibilità per scoprire una Germania diversa dai luoghi comuni con una natura bellissima ed un ambiente sorprendente.
Perché camminare?
Il camminare lento dà forza, è antistress, meditativo. Passo per passo si scoprono le piccole cose e meraviglie, una dimensione nuova per i sensi e la mente. Nel contatto con la natura e con le persone si percepisce e comprende meglio lo scambio tra natura, cultura e uomo. Nella Montagnola Senese abbiamo una buona rete di contatti. Ci sono reti di donne, per esempio, che si occupano di raccogliere le erbe e di trasmettere le vecchie conoscenze, oppure il Mercatale, i mercatini di prodotti a chilometro zero. Ci sono gruppi di donne organizzate per il pernottamento in piccole strutture.
Il suo scopo ideale?
Sia con i turisti locali sia con gli stranieri, credo che bisogna far avvicinare le culture, perché così, in fondo, si allontanano i conflitti.
Che cosa è una Guida Ambientale?
Si approfondiscono la conoscenza delle scienze naturali e ambientali, la storia del territorio, si devono conoscere nozioni di sicurezza e mediche, si portano persone inesperte e non sul territorio, in molti modi diversi, a volte in Parchi già organizzati, a volte fuori dai sentieri abituali. Tante donne-guide pensano prima di tutto all’educazione ambientale. Fanno corsi per le scuole o in associazioni, ma i posti non sono molti. Ed è logico che un lungo viaggio a piedi sia più naturale per il settore maschile. Euppre…mi dispiace vedere ragazze giovani che limitano la loro professionalità e le loro possibilità di guadagno solo al settore di educazione ambientale. Invece, secondo me, sarebbe importante che le donne facessero di più anche le guide sul campo, per far vedere che non è solo un mestiere maschile. Con la Cooperativa delle Guide Walden, per esempio, ci sono altre due guide donne. Non bisogna aver paura di andare in boschi o luoghi isolati. Anzi, dal punto di vista della psicologia del gruppo le donne hanno una marcia in più per capire e mettere in contatto. Ovviamente, ci vuole anche molta energia, ma in genere non è quella che manca alle donne!