Cooperativa di lavoro. L'esempio di Lunidonna. Intervista all'esperto: Maria Grazia Canozzi.

Maria Grazia Canozzi è da 10 anni presidente di una cooperativa che vuole valorizzare il territorio in Lunigiana: un'esperienza da copiare. Qui la loro storia con i consigli. Alla sezione Modi la scheda con le attività del loro progetto.

Che cosa fa Lunidonna?
Siamo 3 donne e 2 uomini specializzati in arte e gastronomia, perciò facciamo visite guidate, itinerari, catering, anche insieme a produttori locali e reti di accoglienza e ristorazione.

Che tipo di cooperativa siete e con quale organizzazione?
Siamo una cooperativa di lavoro. Abbiamo scelto questa dicitura e abbiamo fatto un "oggetto sociale" più ampio possibile per poter includere tanti tipi di attività. Partecipiamo a gare di appalto di istituzioni locali, musei o privati. A seconda delle attività facciamo delle proposte e poi ci dividiamo i compiti. Ogni socio ha una specializzazione, ma tutti abbiamo un interesse comune: il mettersi insieme è importante per trovare opportunità.

Quali difficoltà?
Le difficoltà sono sempre di carattere burocratico. A volte non basta avere un commercialista e un consulente del lavoro, perché neanche loro sanno cosa ci vuole per fare una certa attività. Spesso le leggi cambiano ed è difficile essere sempre aggiornati. Per esempio, per la gastronomia bisogna fare un corso, avere il permesso per la somministrazione di alimenti, iscriversi alla Camera di Commercio con l'attività prevalente dell'anno in bilancio.

I consigli?
Fare sempre tutto in regola, e non scoraggiarsi. Vale la pena provare. Noi nonostante le difficoltà abbiamo avuto sempre bilanci positivi.

In che modo siete legati al territorio?
Abbiamo studiato i prodotti e li valorizziamo. Per esempio, usiamo il farro di un produttore locale, lo facciamo cucinare da ristoranti locali, lo serviamo secondo le tradizioni in buffet originali. Inventando ricette locali: come il pane di castagne Marocca di Casola servito con le acciughe di Monterosso, tutti "presidi" Slow Food che favoriscono l'imprenditoria locale, e la filiera corta.
In più, lavoriamo in società con lo "Spirito della Montagna", un'associazione di produttori, allevatori, agriturismo, bed and breakfast e ristoranti delle nostre valli.

Quali vantaggi?
Possiamo certo dire che il 100% del guadagno del nostro lavoro e dell'indotto resta alla comunità locale.

Rimani aggiornato

Iscriviti alla Newsletter
La Guida delle Libere viaggiatrici
Partecipa in GRT

Cosa le donne devono sapere per lavorare nei nuovi turismi  
Come il turismo responsabile serve alle donne 
Dove andare per viaggiare con le donne in mente