Imprenditoria femminile, questa sconosciuta
Cosa sapere per mettersi in proprio? Abbiamo fatto una breve inchiesta tra esperti, sportelli e siti ed abbiamo estrapolato alcune regole di base ed alcuni indirizzi.
Tutti d’accordo sugli ostacoli: i lacci della burocrazia, cronico problema italiano, i mancati aiuti all’imprenditoria, i tragici dati sulla condizione femminile in Italia e nel mondo del Rapporto OCSE 2010.Non resta che rimboccarsi le maniche e prepararsi secondo alcuni punti:
- Avere preparazione, consapevolezza, determinazione e impegno.
- Scegliere se sarà una singola persona fisica (impresa individuale) o una persona giuridica (società).
- La scelta va aiutata attraverso dati, studi e analisi di settore, pubblicazioni, mappe opportunità territoriali.
- Visitare uffici competenti, incontrare personaggi chiave coerenti con le caratteristiche rilevate.
- Verificare la scelta guardandosi dentro in relazione al ruolo
- Formarsi ulteriormente
- Valutare: Cosa fare (prodotti, servizi, ecc), A chi (quale mercato – clienti e committenti - ci si rivolge) Come (con quale struttura, con quali risorse, ecc).
- Costruire:
• il proprio sistema mercato, individuando clienti, concorrenti e fornitori;
• il sistema azienda, individuando le modalità con cui organizzare la propria struttura, l’assetto dell’impresa, le risorse umane e finanziarie e, quindi, anche individuare la squadra, la compagine imprenditoriale;
• il sistema prodotto/servizio, definendo cosa si vuole offrire con la propria impresa, individuandone caratteristiche distintive, tecnologie, prezzo, modalità di produzione/erogazione. - Pianificare concretamente l’idea con il Business Plan, anche per accedere alla richiesta di finanziamenti pubblici e/o privati ( da Istituti di Credito), e descrive gli obiettivi, le strategie, le azioni, le risorse necessarie al progetto imprenditoriale, per verificare la fattibilità tecnica, per far conoscere i contenuti dell’idea, per verificare la fattibilità l’ idea, per poi poter ottenere il finanziamento di cui si ha bisogno.
Il BP deve contenere:
1. La missione, l’idea e la formula imprenditoriale (descrizione Idea
formula imprenditoriale, promotori)
2. Le aree di business (descrizione del prodotto-servizio, dei clienti, della concorrenza);
3. L’organizzazione dell’impresa (descrizione delle risorse umane, delle risorse tecniche materiali e immateriali, dell’organizzazione dell’attività, dei ruoli e funzioni);
4. Le politiche promozionali (descrizione di Politiche di prezzo, politiche promozionali, politiche distributive, pubblicità e comunicazione);
5. Investimenti e bilancio di previsione (descrizione di Investimenti - Spese d’avvio - costo lavoro soci, Budget dei costi fissi - Conto economico Budget vendite -Punto di pareggio)
6. Altre informazioni ritenute fondamentali (Curricula promotori
Riferimenti documentari, Ricerche di mercato effettuate, ecc). - Organizzare e avviare materialmente l’impresa con le procedure burocratiche: numero di partita IVA e del numero di codice fiscale presso l'Ufficio delle Entrate, iscrizione nel Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio, apertura di una posizione presso L'Inps, posizione assicurativa presso l'Inail,verifica di requisiti presso lo sportello imprese del Comune.
- Fare i conti con quanto i promotori sono in grado di reperire attraverso fonti proprie e quanto è ancora da reperire anche attraverso finanziamenti specifici, pubblici (quelli erogati dalle istituzioni) e privati (quelli erogati dalle banche).
Ed ecco alcuni siti da noi verificati:
Confesercenti: www.impresadonna.it, www.cna.it
Regione Emilia Romagna: www.allapari.regione.emilia-romagna.it
Regione Marche: www.laprovinciadelledonne.it
Ministero Pari Opportunità: www.donne-impresa.net
Confartigianato: www.confartigianatobologna.it
Camera di Commercio di Milano: www.formaper.com
Lega Cooperative: www.legacoop.it
Regione Piemonte: www.kila.it