Progettare il turismo partendo dalla comunità. Linee guida del Cisv

TURISMO RESPONSABILE E SVILUPPO

Dall'anno 2000, il turismo occupa il terzo posto nelle economie del Sud e costituisce la principale fonte di reddito. Il tasso di crescita mondiale del turismo è superiore al 5% per anno1.

A partire dal vertice di Johannesburg (2002) l'ONU ha incluso il turismo tra le attività economiche che, se rese sostenibili ed eque, potrebbero contribuire al raggiungimento degli Obiettivi del Millennio e in generale alla lotta contro la povertà.

Il turismo è uno dei paradossi positivi nell'economia nord-sud, ma gli impatti sui territori sono numerosi; infatti i principi di responsabilità  e sostenibilità impegnano gli attori della cooperazione internazionale sia sul lato della domanda che dell'offerta. Entrambi i lati del mercato turistico sono obiettivo delle programmazioni delle ONG e delle Agenzie multilaterali competenti (educazione nei Paesi di partenza e appoggio alla concretizzazione dell'offerta nei Paesi di accoglienza).

Il settore del turismo presenta una caratteristica trasversale incontestabile delle economie locali. Ciononostante, nei Paesi poveri, la quasi totalità  delle offerte e dell'accesso ai proventi del turismo è concentrato nelle mani di poche società multinazionali. La non appropriazione locale della risorsa turismo è alla base del problema della sostenibilità della filiera. Questo provoca inoltre il fenomeno detto leakage (o fuga delle risorse) che ha come conseguenza una perdita importante dei benefici potenziali per i Paesi del Sud. Questi fattori costituiscono un freno allo sviluppo e generano numerosi impatti negativi su ambiente, culture e società.

L'ONG CISV focalizza il suo impegno nei Pesi del Sud (e in particolare in Senegal) per l'appropriazione della risorsa turismo da parte delle associazioni o dei gruppi organizzati che hanno finalità di sviluppo locale del territorio.

Lotta alla povertà e turismo responsabile

Il turismo responsabile racchiude in sé diverse caratteristiche che, accentuate, originano forme diverse di turismo: l'ecoturismo, il turismo comunitario, il turismo integrato e l'agriturismo. La sostenibilità è una caratteristica trasversale di tutte le sfaccettature del turismo responsabile menzionate.

Queste tipologie di turismo sono caratterizzate da un'implicazione forte delle popolazioni, dalla massimizzazione delle ricadute economiche sul territorio, dalla valorizzazione del patrimonio naturale, culturale e umano e dalla minimizzazione degli effetti negativi e dallo scambio effettivo tra viaggiatori e territorio ricettivo.

Il territorio di accoglienza è soggetto a una necessaria riflessione comune sul proprio ambiente, sulle risorse disponibili e quelle da condividere dal punto di vista turistico.

La caratteristica trasversale della filiera turismo offre numerose potenzialità  per lo sviluppo economico e culturale del territorio, in particolare a beneficio delle popolazioni attive nell'agricoltura, nell'agroalimentare e nell'artigianato.

Lo sviluppo dal basso e il turismo responsabile

La promozione turistica del territorio da parte delle comunità dei Paesi poveri interessati a incrementare le attività generatrici di reddito si inserisce in un approccio di sviluppo locale da contestualizzarsi in una dinamica di rete nazionale (norme sul turismo in vigore nel Paese, disponibilità delle infrastrutture necessarie ecc.) e internazionale (possibilità di accesso ai flussi turistici stranieri).

La decisione di promuovere forme di turismo responsabile e creare un’offerta può essere più o meno complicato a seconda delle capacità e potenzialità territoriali.

Creare e mantenere un’offerta di turismo responsabile merita tutte le attenzioni di un’impresa che vende un servizio.

Spesso, le associazioni dinamiche dei Paesi poveri non conoscono la possibilità  di entrare nel mercato turistico e quindi il primo dei problemi è  l’accesso all’informazione.

Entrare nella filiera può voler dire promuovere accoglienza, ristorazione, attività ricreative, ma anche vendere i propri prodotti agricoli (prodotti con attenzione dell’ambiente e della salute) o artigianali a coloro che sono già organizzati per offrire il corpo del viaggio di turismo responsabile.

Un altro problema che si situa a monte dell’organizzazione delle proposte è la capacità, da parte dei dirigenti delle associazioni, di simulare la pianificazione dell’impresa. Nei Paesi poveri e nelle zone rurali sono note le problematiche legate alla formazione delle risorse umane, e questo, legato alla scarsità delle risorse o all’impossibilità di accesso al loro sfruttamento, fa sì che le idee imprenditoriali del settore informale non siano diversificate.

Anche la difficoltà della gestione dell’incoming è legata all’accesso alle telecomunicazioni indispensabili per il marketing in ambito internazionale e alle capacità delle risorse umane data la loro formazione.

L’accesso al credito necessario per lo start up dell’offerta turistica è difficile anche dove la finanza è di prossimità, poiché, sovente, le istituzioni di microfinanza hanno poca diversificazione dei prodotti finanziari.

Gli attori locali hanno anche difficoltà nella valorizzazione e nel potenziamento delle risorse locali in termini turistici poiché il modello di massa è quello prevalentemente conosciuto e quindi l’offerta turistica sembra inaccessibile ai territori poveri.

Considerare le difficoltà, le buone pratiche adottate nelle iniziative di CISV per l'appoggio alle associazioni promotrici di offerta turistica sono:

  • sostenere gli investimenti leggeri ideati dalle associazioni per l’offerta turistica;
  • migliorare le capacità gestionali attraverso la formazione di impresa e specifica della filiera turistica;
  • contribuire allo sviluppo locale dell’azione stimolando la nascita di reti nazionali (scambio di competenze) e reti di promozione internazionale (contatti con le agenzie solidali del Nord);
  • stimolare la diversificazione delle attività generatrici di reddito, dato il carattere flessibile del turismo;
  • appoggiare le azioni per l’accesso all’informazione e alle telecomunicazioni per la promozione dell’offerta;
  • capitalizzare e diffondere le pratiche turistiche.

Per appoggiare l’offerta del turismo responsabile è necessaria un’azione anche sulla domanda nei Paesi di partenza. La sensibilizzazione sulle aspettative date dall'attuale modello di viaggio e il costo sociale ed economico del turismo di massa nei territori ospitanti dovrebbe invitare il viaggiatore a controllare l’etichetta del prodotto prima di acquistarlo.

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