Raffinato come l'olio

Dove: Montalbano di Fasano (Brindisi)

Chi: Masseria Mozzone


 Alla Masseria Mozzone le donne inventano prodotti di bellezza e cucina

In una masseria del ‘700 l’olio è usato per fare creme di bellezza, mentre si moltiplicano le attività nel territorio. Dalla sua esperienza, alcuni consigli per chi vuole aprire un b+b in campagna. Più le informazioni per i viaggiatori in Puglia.

Poco ma buono potrebbe essere il motto di un esempio da imitare, così semplice che è il massimo del buon gusto. L’idea è di Floriana Fanizza, che ha messo la laurea e il dottorato di ricerca in economia nel cassetto, per dedicarsi all’azienda agricola di famiglia. E così, mentre il fratello si occupa della campagna fino all’imbottigliamento dell’olio, lei ha aggiunto un tocco in più, tanto da ricevere il premio “Dea Terra”, promosso dall’Osservatorio Nazionale per l’Imprenditoria Femminile in Agricoltura e dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali.

Quali norme conoscere?
In Puglia come in tutta Italia, per aprire un bed and breakfast bisogna ristrutturare a norma e poi comunicare al Comune prezzi, apertura, norme sanitarie. La nostra Azienda ha scelto di non diventare Agriturismo, né di fare Turismo Rurale, le due modalità che definiscono le aziende che hanno ristorante o che organizzano percorsi nel territorio. Noi abbiamo fatto da soli, abbiamo avviato la vendita diretta e l’attività di bed & breakfast avvalendoci della ‘Legge di Orientamento’ e della multifunzionalità in agricoltura. Ma ora stanno per uscire i bandi regionali con il piano di sviluppo rurale (PSR), per cui si possono presentare progetti per avere finanziamenti.

Cosa succede sul territorio?
Abbiamo una rete Coldiretti Donne e Giovani con cui stiamo progettando Masserie didattiche, coinvolgendo le scuole e la provincia di Brindisi con laboratori del gusto, della lana ed altro. E abbiamo organizzato un Corso Donne in Agricoltura, con la Camera di Commercio, per cui teniamo lezioni su cultura d’impresa, multifunzionalità, masserie didattiche, trasformazione di prodotti orticoli e caseari, norme.

C’è collaborazione?
Nella nostra zona b+b, agriturismi, ristoranti sono collegati tra loro con un data base interno che usiamo per inviarci i clienti.

Come è nata la Masseria?
Abbiamo realizzato una “ristrutturazione sostenibile”, con pochi soldi, in quello che era un ricovero per gli animali. Senza intonaco, a calce, ogni anno diamo un’imbiancata. All’interno ci sono pochissimi mobili. Abbiamo fatto tutto in tufo imbiancato: gli armadi con un’asta di legno e ferro e appendini di legno buanco con delle sacche di stoffa. E poi nicchie recuperate, porte vecchie restaurate, tavolini ridipinti.

Quali servizi offrite?
Organizziamo degustazioni o serate della pizzica, ma non facciamo direttamente percorsi turistici o ristorazione, che vengono gestiti da esperti locali.

L’idea in più?
Mi sono occupata personalmente di far studiare il nostro olio e creare prodotti per il benessere: l’olio d’oliva è diventato ingrediente di doccia-shampo, creme viso e corpo, provate e testate a lungo prima di arrivare nelle camere degli ospiti della masseria.

INFO per i viaggiatori.

Tra i trulli della Valle d’Itria, in 90 ettari di oliveto, tra grandi ulivi secolari e con vista della marina di Ostuni e Fasano, la Masseria Mozzone è lusso e natura allo stesso tempo: amache tra gli agrumi, camere bianche come la luce, colazioni con spremute di frutta, marmellate, torte fatte in casa.

8 camere per 20 posti letto: la camera doppia con bagno e prima colazione costa 35 euro (o 40 euro in agosto). L’appartamento nel trullo 40 euro a persona.

www.masseriamozzone.it

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