Safari e cammello e volontari dell'ambiente

Dove: Arusha National Park, Tanzania

ChiMkuru Training Camp

Le comunità Maasai e Meru e 180 donne traggono vantaggio diretto dalle nuove attività con i turisti

Chi pensa che venire qui sia solo fare un viaggio sbaglia, perché per la prima volta l'Eco Villaggio Mkuru apre ai visitatori, che diventano cooperatori, partecipando realmente ai progetti di sviluppo.

Per questo, è uno dei viaggi più vari e uno dei progetti più ricchi: al Mkuru Training Camp del Meru-Kilimangiaro, una delle più importanti aree di biodiversità delle steppe Maasai della Tanzania, chi ha pochi giorni aiuta a raccogliere fondi, chi si ferma otto giorni o più a lungo ha un'opportunità unica di imparare, da una squadra di esperti, come fare volontariato, workshop, ricerca ambientale.

Ci sono corsi per imparare tutto sugli stili di vita a basso impatto, su come fare un film o fotografare, su ambiente e risorse, sulla natura, l'orientamento e la tradizione nel bush, sulle piante medicinali e sulle ricette locali, si fa birdwatching, si aiuta la clinica ambulante di medici e veterinari, si studiano le stelle, si vive con i pastori, si crea artigianato con le donne.

Si viaggia in sei diversi percorsi, a piedi e a dorso di cammello: l'unico modo per conoscere con i Maasai il loro paese e aiutarli a vivere liberi, poichè ai villaggi restano tutte le entrate pagate per il viaggio.

E si torna a casa con i fantastici gioielli creati dalle cooperative di donne.
Le donne non fanno le guide nei safari, ma sono state le più avvantaggiate dal progetto: infatti prima erano le uniche responsabili della sussistenza (procuravano la carbonella da vendere ai turisti contribuendo alla deforestazione).

Ora posseggono un pezzo di terra e un atelier, otto ragazze stanno frequentando la scuola, accolgono i turisti e li coinvolgono nelle attività,  le loro cooperative vendono gioielli ai turisti, nei loro villaggi, nei negozi di Arusha e dell'aeroporto.

Da alcuni anni Istituto Oikos ha avviato una serie di programmi di turismo sostenibile nei paesi del sud del mondo al fine di valorizzare il patrimonio locale delle comunità rurali, aiutarle a intraprendere microattività imprenditoriali generatrici di reddito, tutelando alla stesso tempo l’ambiente e la biodiversità. Si visitano i "boma", si ascoltano le leggende e si partecipa alle cene e alle danze, oppure si aggira il Kilimangiaro o si attraversa il bush: sempre con la società di guide locali.
Dal 2003 Istituto Oikos supporta Mkuru Camel Safari, un programma di turismo responsabile, patrocinato dall’ente nazionale per il turismo Tanzania Tourist Board e gestito direttamente dalla comunità Maasai di Mkuru, che offre una varietà di itinerari a piedi e a cammello con l’obiettivo di far conoscere la ricchezza culturale e naturalistica dell’area del Monte Meru, nel nord della Tanzania. Isituto Oikos ha realizzato con la comunità Maasai programmi di formazione, capacity building e donazioni di attrezzature perché crede che il turismo responsabile sia uno strumento concreto di conservazione della biodiversità e lotta contro la povertà.

I safari in cammello offrono ai turisti la possibilità di conoscere ed entrare in contatto diretto con la comunità Maasai e vedere da vicino gli animali selvatici della savana africana. I ricavi ottenuti dal turismo rimangono al 100% alla comunità Maasai per pagare i salari delle guide locali e i costi logistici. Inoltre nelle tariffe è inclusa la cosiddetta development fee, una piccola tassa che va alle casse del villaggio per finanziare la costruzione di infrastrutture e l’implementazione di servizi indispensabili per la vita comunitaria (scuole, dispensari, etc.).

− Mkuru Camel Safari è stato premiato nel 2008 come secondo miglior programma di turismo culturale in Tanzania, e compare nella guida IUCN “Tourism as Conservation Tool”

INFO:

massaiwomenart

mkurutrainingcamp

mkurucamelsafari

 

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